Effetti del coronavirus anche per Ryanair. La compagnia low cost ridurrà il piano di voli a corto raggio, principalmente da e verso l’Italia, fino al 25% per un periodo di tre settimane, a partire dal 17 di marzo fino all’8 di aprile.
La decisione, spiega Ryanair in una nota stampa, è stata presa dopo il calo significativo delle prenotazioni ricevute per il periodo compreso tra marzo e inizio aprile, dovuto all’epidemia di Covid-19 che vede nella Penisola uno dei principali epicentri a livello globale. Al momento però, precisa l’azienda, è troppo presto per ipotizzare quali potranno essere gli effetti complessivi del coronavirus sull’utile d’esercizio per l’anno fiscale 2021.
Non è più solo un allarme, ma una certezza: le compagnie aeree soffrono e, a causa del coronavirus, stanno perdendo cifre record, mai registrate in passato. Per questo la Iata, associazione del settore che rappresenta quasi il 90% delle linee aeree mondiali, chiede di bloccare le attuali regole (molto stringenti) sugli slots. Questo perché le “bande” di decollo e partenza, fasce orarie che permettono ad ogni compagnia di effettuare voli, devono sottostare a una modalità di utilizzo che rischia di far saltare l’intero sistema mondiale e, questa la denuncia, di sicuro almeno il 43% del totale dei voli passeggeri che partono da 200 slot. Decine di compagnie, da Lufthansa a Ryanair, stanno rivedendo la rete operativa verso l’Italia e altri Paesi per il crollo delle prenotazioni. Anche Alitalia starebbe mettendo mano all’operativo e fonti parlano di una riduzione di 100 voli a settimana. Nel complesso la perdita del settore va dal meno 15 al meno 30 per cento del traffico di rotta previsto.