Si va verso la riapertura di tutte le Regioni a partire dal 3 giugno e senza obbligo di quarantena. È questo l’orientamento emerso nel corso del vertice del governo durante il quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha illustrato i dati del monitoraggio sanitario che sono stati raccolti sui territori. Resta comunque un un occhio attento ai dati epidemiologici dei prossimi 4 giorni per arrivare all’ok definitivo.
Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia sentirà i governatori “uno ad uno” telefonicamente per continuare a confrontarsi sulla apertura.
Se i dati non precipiteranno nei prossimi quattro giorni, quindi, il discorso sulle aperture differenziate tramonterà definitivamente. Anche perché il pressing sul governo per riaprire tutto il paese il 3 è fortissimo: da governatori, opposizione, categorie economiche.
Tuttavia alcune Regioni del centro-sud che hanno un numero di casi molto basso hanno espresso già le proprie perplessità nei giorni scorsi. Sardegna, Sicilia e Puglia alle quali si sono aggiunti anche il Lazio e la Campania, hanno chiesto che questa riapertura venga posticipata almeno fino al 7 giugno. Sicilia e Sardegna, inoltre, hanno chiesto che venga istituito un passaporto sanitario, una sorta di certificato che attesti la negatività al virus per chi entra nelle isole.