Isolamento sensoriale e nuove possibilità

In questi giorni di isolamento il nostro corpo ha ricevuto stimoli diversi dai soliti.

Soprattutto chi vive chiuso in un appartamento o chi si trova a passare la quarantena da solo ha potuto provare davvero un isolamento sensoriale.

Il modo che abbiamo di stare in contatto con il mondo fuori passa attraverso i nostri sensi, tutti i nostri i sensi, che recepiscono lo stimolo e trasferiscono il “messaggio” perché venga elaborato.

Così piano piano dentro di noi si costruisce una vera e propria mappa decodificata di informazioni alla quale il nostro sistema ricorre per fornire una risposta . E piano piano nasce quella che pensiamo essere la realtà , invece è solo la nostra realtà.

Provate solo a pensare al tragitto che facciamo quando andiamo la mattina al lavoro, alle cose che vediamo, alle auto ferme davanti a noi, ai suoni, agli odori, alle persone che incontriamo quando entriamo nelle botteghe, nei bar…

Se provate a fare questo sforzo mnemonico vedrete che ricorderete alcune cose più facilmente, mentre per altre dovrete fare un po’ più di sforzo, dipende dalla vostra sequenza sensoriale.

Io, con la Vista dietro , mi rendo conto che non ho un ricordo visivo  specifico di un momento, ma solo generico e facilmente visualizzo l’auto davanti a me di diversi colori, senza un modello specifico, come se  potessi creare adesso quell’immagine e cambiarla a piacere.

Mentre ricordo perfettamente diverse sensazioni avute in giorni diversi che hanno stimolato in me delle riflessioni.

Solo che in questo periodo subiamo tutti una vera e propria privazione sensoriale, perché il mondo con cui veniamo a contatto è sempre lo stesso, le solite persone, le solite stanze, il solito percorso, i soliti oggetti ecc, solo gli strumenti elettronici ci permettono di vedere davvero fuori, ma attraverso uno schermo e una dimensione diversa rispetto all’originale, con suoni che cambiano velocemente e privi di odori e di contatto con le cose e le persone.

Questa non è un’esperienza nè positiva nè negativa, è semplicemente un’esperienza diversa per il nostro corpo che probabilmente avrà alcune conseguenze, soprattutto sulla sfera psichica.

In alcuni momenti ci siamo sentiti riposati in questo isolamento, in altri più stanchi con la nostalgia degli stimoli esterni.

Sicuramente un ‘occasione per entrare più facilmente in contatto con noi stessi, dentro, per chi ha saputo coglierne l’occasione, limitando magari l’uso della tecnologia invece di aumentarlo…

Non a caso, per facilitare questo processo e aprire nuove connessioni spirituali gli eremiti, ma non solo loro , sceglievano la strada dell’isolamento soprattutto dai contatti umani.

Poiché i sensi si possono allenare e il tempo non manca, vi propongo un semplice esercizio per scoprire cose nuove. Prendete una vecchia foto e osservatela bene, cercate di notare più particolari possibili. Cercate di osservare cose che non guardereste normalmente, spostate l’attenzione dal soggetto della foto e poi attendete cosa succede.

Neanche a dirvi che per me che ho la vista dietro, ho scoperto un mondo che non avevo visto, un mondo nascosto , una fotografia dentro una fotografia e sono iniziate ad emergere dalla memoria ricordi a cui non avevo più ripensato (non necessariamente legati a quella foto) e sensazioni ed è come se avessi riscritto una parte del mio passato, come se una storia che mi ero raccontata fino a quel momento fosse cambiata nella trama.

E vi giuro che ha cambiato sapore, che sono cambiate le sensazioni, ho scoperto nuovi sentimenti ed emozioni e ho lasciato andare idee ed opinioni che molto spesso non corrispondono alla  realtà ma sono solo costruzioni mentali.

Giusto il tempo di fermarsi un po’ finalmente ADESSO  a guardare indietro, dentro e avanti… aperti a nuove possibilità !

BUONA PRATICA SENSORIALE.

Ilaria Vannucci

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