Azzonzo: il progetto che vuole raccontare i territori, con un occhio diverso

Azzonzo è nato: il progetto collettivo ideato da Irene Savasta e Sara Ferranti ha visto la luce, ufficialmente, sabato 22 febbraio a Pistoia, città dove attualmente risiedono le due giornaliste.
Azzonzo è tante cose: è un’associazione culturale, un blog, un modo diverso di raccontare la realtà che ci circonda. E’ lo sguardo di due persone che, pur non essendo pistoiesi, si sono incontrate e hanno deciso di intraprendere insieme un percorso lavorativo.

La diversità, per queste due giornaliste, può essere solo un valore aggiunto: è proprio in uno sguardo disincantato e “nuovo” che è possibile cogliere le bellezze, le meraviglie e perché no? Anche le contraddizioni che un territorio possiede.

Azzonzo è stato presentato all’interno della bellissima e accogliente Serra di Montuliveto: all’evento, hanno partecipato amici, parenti e conoscenti da Pistoia, dall’Emilia Romagna e dalla Sicilia. Queste ultime due regioni, infatti, sono quelle d’origine delle due titolari del progetto ed è stata un’ulteriore occasione per far conoscere la città anche a chi non l’aveva mai vista.

Presenti all’evento anche l’assessore Alessandro Sabella e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Alessandro Sabella, durante la presentazione, ha ringraziato le due giornaliste: “Vi ringrazio per aver portato questo nuovo progetto nella nostra città. Noi siamo veramente felici di accogliervi”. Il sindaco Alessandro Tomasi ha ribadito: “C’è bisogno di pluralità e la nascita di un nuovo blog non può che essere un fatto positivo per l’intera città. Ciò che per noi è scontato non lo è per chi non ha mai vissuto a Pistoia. Penso che Azzonzo possa essere uno sguardo nuovo e diverso sul nostro territorio”. Lo spirito di Azzonzo, infatti, è proprio questo: esplorare, andare azzonzo per una delle più belle regioni d’Italia, la Toscana, per l’Italia e l’Estero.

Azzonzo vuole infatti raccontare la cultura, l’enogastronomia, la passione, le professioni, ovvero ciò che in una parola potremmo chiamare “territorio”, ma con un occhio diverso proprio perché diversa è la nascita e la provenienza delle due giornaliste. L’incontro è stato condotto magistralmente da Ilaria Vannucci, che avrà all’interno del blog una rubrica ironica e interessantissima dal titolo emblematico “La vista dietro”. Sara Ferranti, durante la presentazione, ha dichiarato: “Io mi sono innamorata di Pistoia. E’ una delle città toscane meno conosciute e mi sono chiesta, la prima volta che l’ho vista: “Come mai un simile gioiello non sia stato adeguatamente raccontato?”. Ecco, noi di Azzonzo vogliamo raccontare innanzitutto la città in cui viviamo, ma anche l’intero territorio toscano e non solo, visto che ad esempio io sono Romagnola. Come potrei dimenticarmi della mia terra? Noi vogliamo fare rete, costruire una grande rete legata proprio dal concetto di Azzonzo”.

Irene Savasta, ha sottolineato: “Azzonzo è un modo di vivere ed è un progetto collettivo. Così come Sara, anche io mi sono subito innamorata di questa terra e delle sue solide città di pietra. Pistoia è la città in cui ci siamo trovate per caso, ma in cui abbiamo scelto di vivere. La bellezza di queste terre, che per molti è scontata perché ci sono nati e cresciuti, per noi è qualcosa da narrare a chiunque voglia leggerci e ascoltarci”.
Subito dopo la presentazione, in compagnia di amici intimi e parenti, Azzonzo ha festeggiato la propria nascita con un magnifico pranzo toscano presso il ristorante-pizzeria “Da Motta”: qui, Andrea e Simona, insuperabili padroni di casa, hanno deliziato i commensali con un antipasto a base di crostini e con la regina della cucina toscana: la bistecca. Ovviamente, con contorni. E se non avete mai provato la bistecca da Motta, fatelo: morbida, succosa, saporita al punto giusto, abbondante. Sicuramente, una delle migliori offerte gastronomiche del territorio. Andrea e Simona sanno come accogliere i propri ospiti: tutto lo staff di Azzonzo è stato trattato come se fosse di famiglia. E noi, di questo, non possiamo essere che riconoscenti e grati.
E adesso, ci rivedremo Azzonzo

 

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