Alessandro Tomasi: «Verso la fase due. I cantieri devono ripartire. Attenzione per ristoranti e bar»

Alessandro Tomasi, sabato 18 aprile, ha indetto una nuova conferenza stampa in cui ha riepilogato le criticità di questo periodo di chiusura e stallo in attesa della “fase 2”, esponendole al presidente della Regione Enrico Rossi, tramite una lettera.

La lettera a Rossi

“Crediamo che ci sia necessità di un coordinamento migliore tra i diversi livelli di governo, ovvero che si definisca quadro certo e stabile con norme chiare e che si possa superare i codici Ateco. Non è possibile che a un Dpcm del Governo segua un’ordinanza della Regione che modifica tempi e normative e che poi ce ne sia una del sindaco. È quello che è avvenuto con cartolibrerie e negozi per bambini. Lo dico senza criticare: ogni regione ha necessità diverse, ma ci deve essere chiarezza per far lavorare bene i sindaci». Tomasi continua «Inoltre, le regole devono essere commisurate alle attività a cui si indirizzano. Altrimenti si grava ancora di più sui piccoli commercianti per costi e ulteriore burocrazia. Bisogna fare presto e bene perché l’economia non può reggere un altro mese così. L’80% delle persone che hanno chiesto buoni spesa erano sconosciute ai servizi sociali: la situazione è più grave di quanto si possa pensare”.

Tomasi crede fermamente che è fondamentale anche un coordinamento tra Regione e prefetture: ci sono esercizi chiusi in una provincia e aperti in un’altra. Un esempio sono i fiorai: a Prato lavorano mentre a Pistoia sono chiusi.

Il comparto Sala, un tema delicato

“La ristorazione – spiega il sindaco – è un componente importante del nostro centro storico, che dopo due mesi di chiusura si è evoluta nel delivery. Oggi chiede di poter far anche take away o ritiro su appuntamento. Ricordo che sono comunque dei palliativi e non permettono di rimanere in piedi, in tanti non riapriranno. Sono preoccupato perché anche i proprietari dei fondi iniziano ad avere un atteggiamento non tollerabile mentre il paese è in ginocchio». Nella lettera è anche indicata la possibilità di far vendere ad asporto a tutti gli esercizi di somministrazione di cibi e bevande, al pari delle attività commerciali alimentari.”

“I cantieri devono ripartire” è questa la richiesta di Tomasi.

“La salute viene prima di tutto ma intanto dobbiamo pensare anche al futuro del tessuto economico del nostro territorio. Perché quando arriverà il momento dobbiamo farci trovare pronti per ripartire. Per questo abbiamo aperto i primi confronti con le associazioni di categoria per pensare alla riapertura nella cosiddetta ‘fase 2’ in totale sicurezza per i lavoratori. Serve una ripartenza immediata dei cantieri edili – scrive Tomasi a Rossi – non c’è periodo migliore per fare i lavori, soprattutto quelli pubblici. Impianti sportivi, strade, scuole: bisogna che la Regione e il Governo mettano in piedi un meccanismo che permetta alle ditte vincitrici degli appalti di venire, anche da fuori, e riprendere in mano quel che avevano interrotto”.

In questo senso il sindaco chiederà anche di poter riaprire i bed ad breakfast per ospitare le persone che hanno necessitò di venire in città per lavoro. “Con la riapertura di Hitachi e delle aziende dell’indotto in tanti si sposteranno e servono posti dove pernottare». Lo stesso si può dire degli operai delle ditte che dovranno, a un caso, tornare a Pistoia. Dalla prossima settimana nuovi uffici postali aperti, potete consultare quali sono e che orario osservano sul sito di poste: https://www.poste.it/cerca/index.html…. Non si ferma la gara solidale per aiutare la città in questo momento di emergenza sanitaria. Ringraziamo l’associazione nigeriana Amawom Development Union, US Pistoiese 1921 e la raccolta promossa da Fondo Marco Mungai. Sono già arrivati anche i primi contributi per la solidarietà alimentare sul conto corrente del Comune. A tutti voi Grazie di cuore.”

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