Stefania Atzori, a Pistoia l’hair stylist che si occupa dell’immagine e della bellezza dei pazienti chemioterapici. FOTO E VIDEO

Quando la passione per il lavoro si concretizza nella reale capacità di donare un sorriso a chi in un determinato periodo della vita ha ben pochi motivi per sorridere, allora si è provveduto a fare il proprio dovere.

Stefania Atzori, classe 1976, di origine sarda come suggerisce il cognome, ha vissuto da sempre in Toscana e precisamente a Pistoia dove da 18 anni ha aperto il suo salone “Hair Elite”, in via Sandro Pertini 613. Ma quello che distingue Stefania da qualunque altro parrucchiere è la capacità di trattare un paziente specialissimo: il chemioterapico.

Avete mai pensato che anche loro hanno bisogno di un parrucchiere? E oltre alla parrucca, esiste oggi una tecnica innovativa che possa aiutare queste persone a sentirsi più a proprio agio con l’immagine che hanno di sé stessi? Stefania Atzori ne è convinta: la scommessa per il futuro sono degli speciali impianti che rendono la capigliatura di un chemioterapico non solo naturale ma anche resistente nel tempo. Abbiamo posto a Stefania alcune domande e abbiamo voluto conoscere qualcosa in più della sua vita e il motivo di una scelta così diversa.

Stefania, perché a un certo punto della tua vita hai deciso di trattare questo speciale tipo di cliente?

“All’età di 6 anni, frequentando amici dei miei genitori che avevano un bimbo della mia età con cui ero legatissima, mi ritrovo un giorno in camera della mamma di questo bimbo, in quanto ammalata di leucemia, si toglie la parrucca e si gira verso di me chiedendomi se mi faceva paura con il sorriso sulle labbra. Sicuramente era una persona cara, e quindi paura no, ma non capendo a quell’età trovai curiosa la cosa che lei giocasse con questa parrucca, anche perché io fino ad allora le avevo viste solo per carnevale e quindi come tutti i bimbi mi ero costruita le mie fantasie”.

Ci racconti il tuo percorso professionale?

“Faccio quest’attività da trent’anni e ho iniziato come iniziano un po’ tutti. Faccio la scuola di taglio e comincio a fare corsi ed esperienze. L’esigenza vuole che io mi spinga a formare su cose particolari collegata a ciò che erano i miei desideri frequentando clienti che cominciano ad aver bisogno di me per quel ricordo che io portavo nel cuore. Ho pensato che è importante avere qualcuno che si prenda cura dell’immagine del cliente, che lo conosca da tempo, che lo capisca, che lo guardi con una sensibilità unica. Nel 2011 tramite un lancio moda ho l’opportunità di conoscere un ragazzo che si occupa degli impianti e quindi si avvera il sogno di essere una parrucchiera “diversa” frequento corsi e il mio primo cliente diventa il padre di mia figlia, con cui sperimento: le membrane, le resine, la natura dei capelli il modo in cui sono impiantati, la durata. Successivamente creo una stanza chiusa nel mio salone, strutturando un angolo dedicato solo a questo. Oggi sono fiera di far sorridere non solo chi ha i capelli facendogli tagli e colori e acconciature strepitose, ma anche a chi li perde per un periodo quindi utilizzando parrucche, a chi li perde troppo presto e per varie motivazioni, mettendo gli impianti, a chi li vuole folti e lunghi con le estensioni. Il mio ringraziamento va’ a tutte quelle persone che ho conosciuto nella mia attività e a tutte quelle che ancora oggi mi stanno accanto, fra cui i miei attuali collaboratori: in tutto, infatti, siamo in quattro”.

Parlaci un po’ di questa speciale tecnica degli impianti. Probabilmente, ancora, sono ancora in pochi a conoscerla.

“L’impianto è una membrana sottilissima simile a un velo di pelle che aderisce completamente alla cute con resine naturali. Ed è vero, sono in pochi a conoscerla. Eppure è una soluzione fantastica per chi magari è costretto a portare una parrucca a vita”.

Sono come dei capelli naturali?

“Al cento per cento. Non si nota neanche con i capelli bagnati, li puoi tirare e loro non si staccano. Io consiglio questa soluzione non tanto per chi è costretto a non avere capelli per un breve periodo, ma per chi magari non li avrà tutta la vita”.

Quanto tempo dura l’impianto?

“Direi dai 5 ai 6 mesi ma molto dipende da come i capelli vengono trattati. Bisogna considerare che l’impianto non si vede e non si sente. Viene scelta la densità in base al tipo di capello, viene scelto il tipo di capello (ad esempio abbiamo a disposizione capelli europei, capelli indiani, capelli cambogiani, di tutti i tipi insomma). Successivamente viene ricostruita la stessa densità del capello e anche la stessa quantità di capelli bianchi che uno aveva. E’ possibile averli lisci, ricci, mossi. Poi, vengono attaccati alla membrana e il compito mio e del mio staff è quello di fare i calchi, la consulenza d’immagine per il cliente e provvedere ad attaccare la membrana. Noi, infatti, ci forniamo per gli impianti da una ditta specializzata, “Capelli for you”.

Sembra proprio che tu vedi questo lavoro più come una missione…

“E’ vero. Infatti farò parte anche del progetto di socio-estetica avviato dall’Ospedale di Firenze. Si tratta di un percorso che faremo con le persone che hanno questa necessità. Staremo loro vicini e faremo delle consulenze per la loro immagine. Naturalmente, si tratta di un progetto gratuito. Per me, il parrucchiere non deve essere solo il proprietario di un negozio. È qualcuno che ti aiuta a realizzare l’idea che hai di te stesso”.

Irene

 

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