Fermati, guarda e senti!!

Eccoci qua , bentornati all’appuntamento con la ” Vista dietro” ! Al tempo dell’emergenza sanitaria.

Siamo tutti a riposo forzato , volenti o nolenti, con diecimila informazioni che ci girano tra le mani e diecimila pensieri al minuto che ci girano nella testa . Eppure siamo fermi!

Ieri sono andata con il mio bambino a fare una bella passeggiata nella campagna vicino a casa,  complice il bellissimo sole e la temperatura piacevole.

Isolati si , ma almeno l’ora d’aria concediamocela , naturalmente con tutti gli accorgimenti del caso!

Oggi vorrei proporvi di sperimentare  un po’ di pratica di ” Vista dietro” .

Così scoprirete anche se per voi è abbastanza facile oppure un po’ più impegnativo.

Chi, come me, usa la vista come senso più profondo, ( senza saperlo) è molto più sensibile all’effetto che alcuni immagini possono provocare , perché appunto più connesse con la parte più intima e nascosta. Personalmente non tollero molto bene le immagini a contenuti forti, di sangue, di violenza perché hanno un forte impatto nel profondo.

Allo stesso modo però subisco subito un effetto positivo dalle immagini che esprimono armonia, piacere , bellezza .

Ieri passeggiando mi sono soffermata molte volte abbagliata dalla bellezza della natura.

Quello spettacolo, di cui ho allegato le foto fatte con il mio cellulare, mi ha immediatamente trasportata in una dimensione più leggera di quella che respiriamo a causa di questa emergenza.

È stato come un bagno purificatore del corpo, della mente e dello spirito.

Appena ho visto il campo vicino casa con la terra rivoltata , morbida , profumata ,marrone ( nota bene ho usato prima   termini  del mio senso avanti, il sentire,poi uno al riferimento visivo) ho avuto subito una sensazione di rilassamento, di fiducia: la terra , che ci accoglie e ci nutre, è pronta per farlo di nuovo , come a dirci : tranquilli tutto è rimasto invariato..

Poi continuando il mio cammino mi ha colpito la luce che illuminava l’argine del fiume che con il suo scorrere  continuava a tranquillizzarmi  ricordandomi che tutto passa e scorre sempre , continuamente. Quella luce calda e luminosa era come un riflettore sul mio percorso!

E poi gli alberi in fiore , la primavera è nel pieno del suo sbocciare , noncurante dei problemi degli uomini !

Tutto prosegue uguale , i fiori sbocciano per generare frutti. In quel preciso momento ho compreso questo disagio che stiamo vivendo . Anche noi facciamo parte della natura e dei suoi movimenti, in questo periodo dell’anno abbiamo voglia di sbocciare , di uscire, di alleggerirci e di ricevere luce.

Invece ci viene chiesto di fermarci, di stare più al riparo, praticamente di andare contro i ritmi della natura stessa, è per questo che facciamo più fatica in questo periodo!

Ma la natura ci ricorda che ciò che ci viene chiesto è solo un atto di superficie, ci ricorda di fermarci a guardarla e sentire che anche noi , dentro , stiamo vivendo il solito processo.

Bene, le immagini della natura durante la mia passeggiata hanno parlato così ieri, al mio profondo.

Per me è stato veloce tutto questo, mentre camminavo , come assorta da tanta bellezza.

Non saprei dirvi se c’è una casa dietro il campo, dovrei  riguardare le foto, o quanti alberi ci sono, ma so dirvi cosa certe immagini hanno suscitato , nell’insieme .

Per alcuni , questo processo richiede un po’ più di tempo, perché distratti  da tanti particolari, allora è necessario questo  semplice esercizio.

Fermatevi un po’ più a lungo su un immagine che vi piace , respirate in modo più lento e profondo , chiudete anche gli occhi se vi aiuta e lasciate che le immagini che avete davanti penetrino nella vostra parte più profonda, magari anche un po’ sfuocate  e si connettano con il vostro sentire, allora vi parleranno , ispirandovi.

E soprattutto, modificando la direzione dei vostri pensieri.

Provate , uscite , guardate e sentite ! E poi scrivetele le sensazioni, in questo periodo così particolare sono d’aiuto a voi e se le condividete , anche agli altri. Non sarà la solita condivisione dei pensieri reattivi ma di qualcosa di più profondo e connesso.

Buona pratica di ” vista dietro” .

Ilaria Vannucci

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